Consulenza Tecnica Medica Legale

La consulenza tecnica d'ufficio è un’attività che può venire richiesta da un giudice o da un magistrato nell’ambito di un procedimento giudiziario, sia di carattere civile, sia penale. Questa valutazione diviene necessaria nel caso in cui, per prendere una decisione basata su dati oggettivi e certificati, sia utile interpellare una parte terza indipendente dall’accusa e dalla difesa. Il compito del consulente tecnico d’ufficio, spesso denominato anche con l’acronimo CTU, è di valutare tutti i cosiddetti ``elementi probatori``, cioè le evidenze provate di un danno subito con la dinamica dell’incidente e le azioni intraprese in una fase successiva. Questo per accertarne la correttezza e risolvere confutazioni tecniche in cui sia richiesta una specifica conoscenza della materia.

Come si esegue?

La consulenza tecnica d'ufficio ha inizio nel momento in cui un giudice decida di ricorrere alla professionalità specifica di un medico per analizzare in modo ``neutrale`` tra accusa e difesa, precisi elementi probatori.

È molto importante specificare come la perizia proveniente da una consulenza tecnica d'ufficio non rappresenti di per sé un elemento probatorio (almeno nella maggioranza dei casi) e che può comunque essere disattesa dal giudice nel caso in cui intraveda in essa delle problematiche di veridicità (ad esempio elementi contraddittori) o sia lui stesso in grado di sostituire alla perizia una propria conoscenza tecnica in materia. In ambito medico-legale, questa consulenza assume però un importante ruolo come quantificazione del danno alla persona in termini di disabilità temporanea o permanente, disturbi fisici e relazionali.