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Diagnostica Ecografica

L’ecografia, detta anche ecotomografia, è un metodo d’indagine diagnostica medica che si basa sul principio dell’emissione di onde sonore dette ultrasuoni che vengono opportunamente poggiate sulla pelle del soggetto consentendo così di riuscire a vedere gli organi interni del paziente, le sue ghiandole ed i vasi sanguigni oltre addirittura alle strutture muscolari, tendinee e sottocutanee che ne accertino la buona salute o la presenza di qualsivoglia tipo di patologia.

Tale indagine diagnostica viene presa in considerazione come un esame di base tra i più comuni in circolazione e non è assolutamente dannosa per la salute, difatti viene fatta anche a pazienti malati, d’età avanzata o ancora a donne incinte. Se in origine l’ecografia veniva usata prevalentemente in campo internistico e ginecologico, oggi è un esame di routine fondamentale cui si ricorre spesso in ambito diagnostico (internistico, chirurgico, ginecologico, endocrinologico, urologico, ostetrico, ortopedico).


Ecografia: affidarsi a centri specializzati!

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QUALE PREPARAZIONE PRIMA DELL’ECOGRAFIA?

L’unica preparazione richiesta è il digiuno di otto ore se l’ecografia deve essere eseguita agli organi dell’addome superiore e la vescica piena se l’esame interessa anche l’addome inferiore.

CI SONO CONTROINDICAZIONI?

Non esiste nessuna controindicazione all’esecuzione dell’esame e l’assenza di effetti collaterali la rende particolarmente indicata nei controlli precauzionali come ad esempio nel check up.

Obesità e sovrappeso: dall’ecografia del grasso, il rischio metabolico

Si stima che nel mondo 1 persona su 8 sia obesa, con un numero di circa 1,9 miliardi di adulti e 124 milioni di bambini obesi. L’obesità è una patologia che mette a rischio la salute dell’individuo perché contribuisce ad aumentare il rischio di patologie associate all’obesità come quelle cardiovascolari, infiammatorie, metaboliche, e cancro.

Come evidenziato da numerosi studi, il grasso viscerale (intraddominale) si comporta come un vero e proprio organo in grado di attivare ormoni e molecole pro-infiammatorie che sono alla base di molte patologie metaboliche, diventando così uno dei fattori principali che determinano la comparsa di diabete e malattie cardiovascolari. Pertanto, valutare l’entità del grasso localizzato tra la cute e il peritoneo, e differenziarlo dal grasso viscerale puro può aiutare a comprendere meglio il profilo di rischio metabolico del paziente.

Questo è possibile grazie all’ecografia addominale effettuata però con apparecchiature dedicate a persone obese o sovrappeso. «L’esame ecografico dell’addome permette di mettere in correlazione l’indice di massa corporea (BMI), l’entità del grasso sottocutaneo e del grasso viscerale. Questi dati aiutano così l’ecografista a individuare, tra i pazienti obesi o anche sovrappeso, quella popolazione a maggior rischio di patologie metaboliche, e ottenere informazioni utili per attuare strategie di prevenzione mirate.

Tuttavia, dal momento che rispetto alle persone normopeso, la struttura di questi pazienti può rendere difficoltoso e poco affidabile l’esame ecografico anche quando ha lo scopo di studiare non solo il grasso, ma anche organi come la tiroide, la mammella, o il sistema venoso e arterioso, è importante affidarsi a strutture specializzate sulla diagnostica e trattamento dell’obesità.

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